Il mio libro sul Maestro Aldo Gigante

Aldo Gigante fu una figura di spicco del secolo scorso nel panoramica musicale del nord Barese. Nativo di Molfetta, operò soprattutto a Bisceglie ove formò generazioni di bambini e ragazzi al pianoforte ed alla musica, che poi sono divenuti apprezzati professionisti del territorio e musicisti, tra i quali il celebre Riccardo Muti. Del noto artista di origini molfettesi, in effetti, Aldo Gigante fu il primo maestro. Si distinse, in vita, oltre che per una grande preparazione musicale - che spaziava dal pianoforte alla composizione ed alla strumentazione per banda - e per essere un raffinato didatta, anche per una serie di iniziative dirette all'ascolto ed alla divulgazione della musica tra la gente e soprattutto tra le giovani generazioni. In particolare Aldo Gigante si distinse per aver voluto imprimere alla musica una dimensione solidaristica, ciò non solo attraverso il coinvolgimento attivo dei ragazzi nelle sue iniziative ma anche per la storica impresa di aver realizzato un concerto bandistico con trentacinque giovani ricoverati, tra focomelici e poliomielitici, della Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie. Ho voluto ricordarlo in un pubblicazione, elaborata sulla scorta del materiale gentilmente reso disponibile dalla figlia del maestro, la prof. Cecilia Gigante. Il libro è stato inserito dalla WIP Edizioni nella prestigiosa collana "Labirinto Armonico" diretta dal Maestro Alessandro Cazzato. L'opera contiene inoltre tre brani inediti per pianoforte, tre "Divagazioni" scritte dal maestro che ho opportunamente sotto il coordinamento del maestro Giuseppe Campagnola che è il docente di pianoforte del giovane De Nicolò e che fu, a sua volta, allievo di Aldo Gigante. A corredo dei brani ho inserito alcune note biografiche del musicista ed alcune appassionate memorie di chi ha avuto modo di incontrarlo e conoscerlo in vita. Mi sono voluto cimentare in questo tipo di lavoro in prima battuta perché può rivelarsi utile per arricchire il mio curriculum in vista di selezioni future. Tuttavia svolgendo questo lavoro ho scoperto, nella figura di Aldo Gigante, un uomo il cui animo era indubbiamente pieno di valori, idee, voglia di fare per sé ma soprattutto per gli altri. La stesura di questo piccolo libro, che non sarebbe mai stata possibile senza il prezioso supporto della prof. Cecilia Gigante e del Maestro Giuseppe Campagnola, mi ha ulteriormente confermato quanto la musica, la buona musica, possa essere utile per costruire una società migliore, più elegante, più raffinata, più umile, più sana.